Per quello che di Dio riusciamo a capire, Egli non è limitato nel tempo né circoscritto nello spazio. Pertanto, non si può parlare di un ‘luogo’ dove Dio risiede. Per noi creature, Dio è dove possiamo cogliere la sua azione. Questa azione si esprime come forza di vita, rivelazione di verità o fascio del bene. Là dove Dio opera, esiste per noi1. Quindi, la presenza di Dio è strettamente collegata alla modalità di interpretare la sua azione. Esistono vari modelli per concepire l’azione di Dio:
- Modello dell’impulso divino: In questo modello, Dio avvia il processo e imprime l’impulso per lo sviluppo completo, ma lascia la creatura nella sua autonomia. La creatura procede senza interventi esterni.
- Modello tradizionale: Oltre all’azione iniziale di Dio, che offre un quadro di azione alle creature e determina le leggi che lo regolano, Dio interviene puntualmente quando il processo deve superare una soglia entitativa (ad esempio, dalla vita inanimata alla vita vegetale).
- Modello della creazione continua: In questo modello, la creatura è continuamente dipendente dall’azione divina, ma in modo fontale e aperto. La forza arcana di Dio sostiene il divenire cosmico e dei viventi, e la creatura accoglie il dono a piccoli frammenti successivi.
In sintesi, Dio è presente dove la sua azione si manifesta. Non è confinato a uno spazio fisico, ma è parte integrante dell’esistenza e del divenire.
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