“Una barca è la libertà, non solo il mezzo per raggiungere una meta, come credevo non molto tempo fa. Piccola casa spartana che porto con me e che mi trasporta dove voglio nel mondo. Mi accompagna dove passato e futuro si fondono per divenire l’istante presente nel canto del mare.”
Una imbarcazione di giunchi naviga attraverso le calme acque del Mediterraneo, riflettendo sui suoi viaggi, le sue esperienze e il significato della libertà. A poppa e a prua due anime antiche, diversissime tra di loro, distanti nel tempo e nello spazio, senza nulla apparentemente in comune. Una di geniale controversa fantasia, l’altra per cui la geniale fantasia era solo un modo per spiegare la personale, illuminatissima, controversa verità:
CortoMaltese: “Quante stelle sopra di noi a illuminare l’infinito mare, ti chiedo: “Ma che cos’è davvero la libertà? È il potere di andare dove si vuole, di fare ciò che si desidera senza restrizioni? O è qualcosa di più profondo, più intimo?”
Socrate: “La libertà è un concetto complesso, Corto. È la capacità di essere sé stessi, di vivere senza essere imprigionati da vincoli esterni o interni. È anche la responsabilità di fare scelte consapevoli e di rispettare la libertà degli altri.”
CortoMaltese: “Forse hai ragione. Ma spesso mi chiedo se la mia vita da nomade, senza radici fisse, sia veramente libera. Sono libero di viaggiare dove voglio, ma sono anche legato al mare, alle sue correnti e ai suoi venti. Forse la vera libertà risiede nella capacità di trovare pace interiore, indipendentemente dalla situazione esterna.”
Socrate: “La pace interiore è certamente parte della libertà, Corto. Ma non dimenticare il potere della tua vita errante. Attraverso i tuoi viaggi, hai conosciuto culture diverse, hai sperimentato la vastità del mondo e hai incontrato persone straordinarie. Queste esperienze ti hanno arricchito e ti hanno reso più consapevole della complessità della vita.”
CortoMaltese: “È vero. Eppure, ci sono momenti in cui mi chiedo se sarei più felice se avessi una vita più stabile, radicata in un luogo e in una comunità. Ma forse questa è solo un’illusione di felicità. Forse la mia vera felicità risiede nel continuare a seguire il richiamo del mare aperto, delle avventure che mi aspettano all’orizzonte.”
Socrate: “Solo tu puoi trovare la risposta a questa domanda, Corto. Continua a seguire il tuo cuore e ad esplorare il mondo con occhi aperti e mente libera. Sii fedele a te stesso e alla tua ricerca di significato e libertà. In questo, troverai la tua vera felicità.”
CortoMaltese: “Grazie. Forse hai ragione. Continuerò il mio viaggio, senza paura del futuro e con la speranza di scoprire sempre di più il vero significato della libertà.”
Socrate: “Beh, ci hanno messi assieme in questa paradossale avventura di penna, penso faremo ancora strada di mare assieme…”
CortoMaltese: “Allora approfitto. La libertà e il libero arbitrio… due concetti tanto affascinanti quanto complessi. Ma fino a che punto siamo veramente liberi nelle nostre scelte?”
Socrate: “Il libero arbitrio è il dono di poter scegliere, di agire secondo la nostra volontà senza costrizioni esterne. Tuttavia, la libertà va oltre il semplice atto di scegliere. È la consapevolezza di poter influenzare il proprio destino, di essere responsabili delle nostre azioni e delle loro conseguenze.”
CortoMaltese: “Ma ci sono volte in cui mi sembra di essere prigioniero delle circostanze, vincolato da eventi che sfuggono al mio controllo. È davvero possibile essere liberi in un mondo così imprevedibile e caotico?”
Socrate: “La libertà non è assenza di vincoli, ma piuttosto la capacità di adattarsi e di trovare spazi di autonomia anche all’interno delle circostanze più sfavorevoli. Il libero arbitrio ci offre la possibilità di scegliere come rispondere a ciò che ci accade, di trasformare le sfide in opportunità e di costruire il nostro destino nonostante gli ostacoli.”
Corto Martese: Socrate, mi chiedo spesso perché i bambini piccoli debbano morire così presto, prima ancora di poter vivere appieno la loro vita. È ingiusto e crudele.
Socrate: Caro Corto, la morte dei bambini piccoli è una delle questioni più difficili da comprendere e accettare. Tuttavia, potremmo considerare che la morte non sia tanto una punizione, ma parte inevitabile del ciclo della vita. Come il seme che deve morire per dare vita alla pianta, così la morte può essere vista come parte del processo di trasformazione e rinascita.
Corto Martese: Ma perché alcuni individui buoni e innocenti muoiono prematuramente, mentre altri cattivi sembrano prosperare e vivere a lungo?
Socrate: Questa è una questione ancora più complessa. Potremmo considerare che la vita e la morte non siano necessariamente legate alla bontà o alla cattiveria di una persona. La vita è spesso influenzata da molteplici fattori, alcuni dei quali al di là del nostro controllo. Inoltre, la morte può essere vista non come una punizione o una ricompensa, ma come parte del mistero dell’esistenza umana.
Corto Martese: Ma non sembra giusto che coloro che fanno del male possano vivere una vita lunga e prospera, mentre coloro che cercano di fare del bene debbano soffrire e morire giovani.
Socrate: È comprensibile la tua frustrazione, Corto. Tuttavia, la giustizia umana può essere diversa dalla giustizia dell’universo. Forse è nel nostro compito cercare di creare un mondo più giusto e compassionevole, piuttosto che cercare spiegazioni definitive per il mistero della morte. In fondo, ciò che conta è come viviamo la nostra vita e come trattiamo gli altri, non quanto a lungo viviamo.
CortoMaltese: “Quindi, la libertà non è solo una questione di azione, ma anche di prospettiva e di atteggiamento nei confronti della vita?”
Socrate: “Esattamente, Corto. La libertà è uno stato d’animo, una disposizione interiore che ci permette di trovare senso e significato anche nelle situazioni più difficili. È la consapevolezza che, anche se non possiamo controllare tutto ciò che ci accade, possiamo sempre scegliere come rispondere e come interpretare il mondo intorno a noi.”
CortoMaltese: “Mi piace questa idea. Forse la vera libertà non risiede tanto nella possibilità di fare ciò che si vuole, ma piuttosto nell’accettare e abbracciare il flusso della vita, con tutte le sue sfumature e contraddizioni.”
Socrate: “Hai centrato, Corto. La vera libertà è la capacità di essere se stessi, di seguire il proprio cuore e di vivere con autenticità e integrità, indipendentemente dalle circostanze esterne. Continua a coltivare questa consapevolezza e sarai veramente libero, in ogni momento e in ogni luogo.”
CortoMaltese: “È un concetto potente, quello che stiamo esplorando qui. Ma mi chiedo, quanto del nostro destino è realmente nelle nostre mani? C’è una sorta di destino predeterminato che guida le nostre vite, o siamo noi i veri architetti del nostro destino?”
Socrate: “Una domanda complessa, Corto. Alcuni credono nel destino, nella presenza di un percorso già tracciato per noi. Altri invece sostengono che siamo i creatori delle nostre vite, che il libero arbitrio ci permette di plasmare il nostro futuro attraverso le nostre scelte.”
CortoMaltese: “E tu cosa credi?”
Socrate: “Credo che la verità risieda in una combinazione di entrambe le prospettive. Forse ci sono eventi nella vita che sono predeterminati, ma la nostra risposta a questi eventi, le nostre scelte e le nostre azioni, sono ciò che definisce veramente il nostro destino. Il libero arbitrio ci dà il potere di influenzare il corso degli eventi, di dare significato alle nostre esperienze e di trovare il nostro posto nel mondo.”
CortoMaltese: “Quindi, anche se non possiamo controllare completamente il nostro destino, abbiamo comunque il potere di dare forma alla nostra vita attraverso le nostre scelte e azioni?”
Socrate: “E’ proprio così, Corto. Il libero arbitrio ci offre la possibilità di essere protagonisti delle nostre vite, di superare le sfide e di perseguire i nostri sogni con determinazione e coraggio. È un dono prezioso che dovremmo onorare e utilizzare con saggezza.”
CortoMaltese: “Mi piace questa prospettiva. Mi fa sentire meno prigioniero delle circostanze e più padrone del mio destino. Continuerò a navigare attraverso le acque della vita, consapevole del potere delle mie scelte e della libertà che esse mi offrono.”
Socrate: “Saggio pensiero, Corto. Continua a seguire il tuo cuore e la tua intuizione, e sarai in grado di navigare attraverso qualsiasi tempesta che la vita possa portare. La tua libertà interiore sarà sempre la tua bussola, guidandoti verso la tua vera destinazione.”
CortoMaltese: Io sono arrivato Maestro, ma non a riva, a riva non si giunge mai, si naviga sempre dentro le acque del destino. Io sono giunto ad una consapevolezza importante e questo grazie a te e alla tua grande arte di profondo equilibrio sulle verità.
Socrate: Ciao Corto, a presto riverderci. Non di solo sole il sole, ma di luce e sovrana energia. Fatti avvolgere da esso, ma segui sempre la stella del Nord. Ti parlerà. Lei lo sa fare. Ascoltala. Tu lo puoi fare.
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