Novembre 23, 2024

IMMAGINAPSI ©

by ilcortomaltese©

“Eli, Eli, lama sabachthani?”

 E’ una frase che appare sia nell’Antico Testamento o Bibbia Ebraica, nel Libro dei Salmi, sia nel Nuovo Testamento della Bibbia cristiana, come una delle parole pronunciate da Gesù sulla croce, secondo Matteo 27:46 e anche Marco 15:34In ebraico originale, queste sono le parole iniziali del Salmo 22: “אֵלִ֣י אֵ֖לִי לָמָ֣ה עֲזַבְתָּ֑נִי”, che significa “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” 123.

Nel Nuovo Testamento, questa frase è l’unica delle sette Dichiarazioni di Gesù sulla croce che appare in più di un Vangelo. Nel Vangelo di Matteo, è trascritta in greco come “Ἠλί, Ἠλί, λεμὰ σαβαχθανί”, mentre nel Vangelo di Marco è scritta come “Ἐλωΐ, Ἐλωΐ, λαμὰ σαβαχθανί”. La differenza sta nelle prime due parole, che sono state pronunciate come ‘Eli’ o ‘Eloi’. La forma greca σαβαχθανί in entrambi i resoconti è la traslitterazione greca dell’aramaico שבקתני, che significa “mi hai abbandonato”. È una forma coniugata del verbo šǝḇaq / šāḇaq, che significa “permettere, concedere, perdonare e abbandonare”, con la desinenza del tempo perfetto -t (seconda persona singolare: ‘tu’) e il suffisso oggetto -anī (prima persona singolare: ‘me’). La forma aramaica שבק corrisponde all’ebraico עזב, che significa anche “lasciare, abbandonare” 1.

Queste parole di Gesù esprimono un profondo senso di abbandono e sofferenza, e sono un richiamo al Salmo 22, che inizia con la stessa frase. Gesù non sta citando la versione ebraica canonica (ēlī ēlī lāmā ‘azabtānī), attribuita in alcune interpretazioni ebraiche al re Davide stesso, ma piuttosto la versione in un Targum aramaico (traduzione della Bibbia). I Targum aramaici sopravvissuti utilizzano il verbo šbq nelle loro traduzioni del Salmo 22 4.

In sintesi, queste parole di Gesù sulla croce riflettono il suo profondo senso di abbandono e la sua identificazione con la sofferenza umana.